Descrizione
La villa viene edificata probabilmente nel luogo dove sorgeva il palazzo dei procuratori di San Marco, che gestivano il “retratto della Frattesina”, una vasta area a sud-est di Fratta, bonificata dagli Estensi e passata alla Serenissima Repubblica dopo la pace di Bagnolo del 1484.
“La Frattesina” viene venduta 170 anni dopo alla famiglia Labia, per 1800 ducati, per far fronte alle ingenti spese militari che Venezia si trova a sostenere nella guerra contro i Turchi.
Del notevole complesso settecentesco di Villa Labia rimangono oggi solamente la chiesetta e parte del grande giardino. La casa settecentesca, colpita da un bombardamento nel 1945, viene abbattuta l’anno successivo, per essere ricostruita nel 1956 secondo modi settecenteschi, ma con una conformazione abbastanza diversa dalla precedente. L’antico assetto è documentato da una fotografia del 1901.
Il parco ottocentesco di villa Labia, di gusto romantico, presumibilmente progettato da Osvaldo Paletti, fu realizzato a corredo della villa settecentesca.
Circondato da un muro di cinta, si estende
per una superficie di circa 15.000 metri quadrati. Al suo interno si trovano alcuni alberi rari e due ghiacciaie, oltre a un canale sotterraneo, proveniente dallo Scortico, che sfocia in un laghetto.
L’edificio è separato dalla strada dall’imponente muro di cinta provvisto di inferriate e cancelli in ferro battuto, realizzato probabilmente nel ‘900.
La villa, appartenuta originariamente ai Conti Labia e, nel 1775, ad Anzolo Maria Labia, diviene proprietà comunale nel 1972 ed è ora adibita a sede della Scuola Media Statale “A. Palladio”.
Il parco è aperto al pubblico tutti i giorni dal lunedì di Pasqua al 30 ottobre dalle ore 9,00 alle ore 19,00.