Descrizione
Il monumento ai Carbonari di Fratta Polesine è il primo monumento sorto in Italia dopo la liberazione dalla dominazione austriaca del 1866. Per la sua costruzione furono presentati 4 progetti e ala fine fu scelto quello del prof. Andrea Provini di Rovigo.
Venne inaugurato il 16 giugno 1867 e i frattensi lo definirono “Colonna dei Martiri”
L’esecuzione dell’opera fu affidata allo scultore di Verona Grazioso Spazzi. L’epigrafe è stata dettata da Don Costante Businaro, patriota di Adria che partecipò alla difesa di Venezia.
L’opera è realizzata in marmo di Sant’Ambrogio in Valpolicella, la sua forma pentagonale ricorda la Stella d’Italia. Cinque grosse catene circondano il cippo, simbolo della schiavitù austriaca. Una colonna tronca, sormontata da un’urna cineraria è emblema della vita stroncata dei nostri martiri. Cinque palme legate da nastri marmorei, rappresentano il martirio e l’esaltazione della fede. Cinque fiaccole capovolte indicano i sogni spezzati.
L’epigrafe fronte strada indica: Fratta da Spielberg Venezia Lubiana l’eco doloroso dei suoi martiri del 1821 raccogliendo in questo marmo servire sua storia. Negli altri lati sono incisi i nomi dei condannati: Antonio Villa, Fortunato Oroboni, Don Marco Fortini, Giovanni Monti,Giacomo Monti, Antonio Poli, Federico Monti, Vincenzo Zerbini e Domenico Grindati.