Descrizione
Esistente sin dagli inizi del XVI secolo, la chiesa, originariamente dedicata a S. Maria Assunta, costituisce un ampliamento di una precedente chiesa risalente agli inizi del 1100. Fu sede della Confraternita dei Battuti Bianchi, così chiamati in quanto portavano una cappa di stoffa bianca con un cappuccio calato sul volto e luogo privilegiato per le riunioni delle confraternite del S. Rosario e del Cordone di S. Francesco.
I frati minori della Provincia del Santo di Padova ressero questa fabbrica, che intitolarono a S. Francesco, dal 1501 fino al 17 settembre 1656, anno in cui il conventino fu soppresso dalla Serenissima.
In una cripta sotto l’altare di destra sono conservate le spoglie del letterato, matematico e scrittore Cav. Giovanni Maria Bonardo, vissuto a Fratta nella seconda metà del 1500, fondatore dell’Accademia dei Pastori Frattegiani.
Tra le opere di pregio contenute all’interno sono da ricordare il bellissimo e artistico altare ligneo centrale, attribuito al rodigino Caracchio e la pala dell’Assunta al centro dell’altare, attribuita al Maffei.