Descrizione
La chiesa parrocchiale è dedicata ai SS. Apostoli Pietro e Paolo.
Eretta nell’area di una chiesa già esistente nel 1123, su disegni di Zuane Bellettato, nel 1552.
Fu terminata nel 1682, come risulta da una lapide nella sua facciata. L’edificio è a croce latina ed è una delle più imponenti chiese della provincia di Rovigo: è lunga 55 metri, larga 18 e alta 25. La larghezza ai transetti è di 35 metri.
L’interno, armonicamente settecentesco, è adorno di affreschi tiepoleschi di Francesco Zugno, di ricchi lavori di intaglio e di importanti sculture veneziane del settecento.
Possiede inoltre un prezioso baldacchino e ricchi paramenti.
Tra le opere più interessanti vi sono: gli affreschi del soffitto di Francesco Zugno; le stazioni della via Crucis probabilmente dello stesso Zugno, recentemente trafugate e sostituite con altre di autore locale; la bussola della porta maggiore con angeli, fregi, emblemi e simboli, attribuita ad Andrea Brustolon; le statue marmoree di S. Alessio e S. Giuliana Falconieri (1783) di Giovanni Marchiori; S. Benedetto e S. Scolastica di Giovanni M. Morlaiter; i due grandi cherubini che adornano l’altar Maggiore sono di P. Baratta e Marino Groppelli; tutte le statue delle pareti attorno alla chiesa (1743) (esclusa quella di S. Giovanni Bosco) sono di Tommaso Bonazza; il baldacchino volante (1783) è lavoro d’intaglio di Sante Baseggio; il pulpito con la bella scena di Gesù fra i Dottori(1859) – la Cantoria dell’organo, con colonne, capitelli, putti, emblemi – il parapetto dell’altare dei SS. Quaranta Martiri, sono preziose opere di intaglio dorato di Luigi Voltolini da Lendinara.
Vi sono inoltre alcune tele, di buoni autori, tra le quali: la Nascita di Gesù e l’adorazione dei Magi di Mattia Bortoloni. la “Circoncisione” di Ippolito Scarsella; la Pala di San Nicola da Bari di G.B. Buratto; l’Estasi di S. Antonio di Pietro Liberi; la Pala dei SS. Quaranta Martiri di ignoto autore ferrarese.
CASA CANONICA
La Chiesa parrocchiale, dedicata ai SS. Apostoli Pietro e Paolo, viene costruita tra il 1552 e il 1682 sull’area di una precedente chiesa, già documentata nel 1123. La canonica è stata costruita nel 1716 e la sua architettura appare riconducibile agli schemi tipici delle case dominicali dello stesso periodo presenti sul territorio frattense. La casa si eleva su due piani, più un sottotetto e una cantina interrata. La pianta è tripartita, con sala centrale passante. Il fronte meridionale presenta un portale al piano nobile ornato da un fastigio orizzontale e provvisto di un balcone con parapetto in ferro battuto; due pinnacoli sulla copertura evidenziano il settore centrale. Tali elementi sono assenti sul fronte settentrionale, provvisto di un balcone con balaustra in pietra e di due camini agettanti. Le facciate trovano conclusione in un cornicione modanato. La casa presenta notevoli similitudini architettoniche con il vicino Palazzo Monti, che insieme racchiudono al centro la Chiesa parrocchiale.